Cosa dice la legge
Un soggetto può essere accusato di omissione di soccorso stradale, secondo l’articolo 593 del Codice Penale, se non presta soccorso a feriti sul luogo
dell’incidente.
Prestare soccorso in caso di incidente è un obbligo, anche se l’inappropriata condotta omissiva non porta a conseguenze gravi.
È fondamentale fermarsi sempre e verificare le condizioni delle persone coinvolte, offrendo la propria assistenza.
Quali sono le disposizioni della Legge italiana in merito?
L’omissione di soccorso, in Italia, è un reato contemplato dall’articolo 593 del Codice penale, che così recita:
“Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore di anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a sé stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’Autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso al’Autorità.
Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata.”
Cosa dice il codice della strada
Per mancato soccorso stradale si intende non adempiere all’obbligo fondamentale a carico di chi utilizza la strada – il conducente di un mezzo, sia a motore che senza, e anche i pedoni – di fermarsi e offrire assistenza a coloro che hanno subito danni a seguito di un incidente.
L’assistenza deve essere fornita a tutti gli utenti della strada coinvolti.
Secondo l’articolo 593 del Codice Penale, chiunque può essere accusato di omissione di soccorso stradale se di fronte a feriti, o a un veicolo danneggiato in uno scontro, ignora consapevolmente l’accaduto.
In tutti i casi, indipendentemente da una collisione diretta tra i veicoli, permane la responsabilità del conducente del veicolo coinvolto, che è tenuto ad effettuare una fermata obbligatoria.
Una breve sosta momentanea non è sufficiente, è necessario rimanere sul posto fino a quando le forze dell’ordine intervenute non consentono la partenza, avendo accertato tutte le circostanze e le eventuali violazioni.
L’obbligo di fermarsi impone di rimanere sul luogo dell’incidente non solo per offrire assistenza alla vittima, ma anche per mettersi a disposizione delle autorità di polizia o dei Carabinieri per gli accertamenti e l’identificazione. Non è accettabile affidarsi all’intervento di terze persone e la procedura non permette di allontanarsi delegando la responsabilità a qualcuno di fiducia presente sul posto. È altresì vietato lasciare il luogo dell’incidente senza
fornire alla vittima, ad esempio, il numero di targa del veicolo coinvolto. Il reato di omissione di soccorso stradale può essere applicato anche per la fuga a seguito di sinistro stradale senza feriti.
L’articolo 189 Codice della Strada prevede diverse condotte correlate al coinvolgimento in incidente stradale che impongono l’obbligo di fermarsi:
- dopo un incidente senza feriti: coloro che quindi non si fermano a seguito di un incidente senza feriti è punita con una sanzione amministrativa che va da 296 a
1.184 euro.
Nel caso in cui si verifichi solamente danno alle cose (e non alle persone) è prevista a carico dell’utente della strada con incidente imputabile ad esso, solo la sanzione amministrativa pecuniaria. - Dopo un incidente con feriti: questa condotta, più grave della precedente, viene punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, nonché con la sospensione della patente di guida da 1 a 3 anni.
In caso di violazione dell’obbligo di fermarsi e di farsi identificare in caso di incidente con danno alle persone è prevista una sanzione penale. - Fermarsi e di prestare assistenza: ciò viene punito con la reclusione da 1 a 3 anni e con la sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad 1 anno e 6 mesi e non superiore a 5 anni.
Il reato di omissione di assistenza (articolo 189 comma settimo Codice della strada) richiede che sia effettiva la necessità dell’investito, sicché “non è configurabile nel caso di assenza di lesioni, o di morte o allorché altri abbia già provveduto e non risulti più necessario nè utile o efficace, l’ulteriore intervento dell’obbligato”; - Di fornire le proprie generalità: sia con danno alle persone o alle cose, i soli conducenti, dopo essersi fermati, sono obbligati a fornire le proprie generalità e le informazioni utili, (anche ai fini risarcitori) alle persone ferite.
In caso contrario, scatterà la sanzione amministrativa.
L’aggravante per omissione di soccorso
Quando alla mancata assistenza ne derivano lesioni o addirittura la morte di un soggetto in difficoltà, scattano le aggravanti per l’omissione di soccorso.
Se entro le 24 ore successive all’incidente il conducente si mette in contatto con le autorità, quest’ultimo può beneficiare di un eventuale sconto di pena.
Pena per omissione di soccorso
La legge italiana prevede delle sanzioni molto severe per il reato di omissione di soccorso:
- La reclusione fino a un anno oppure una sanzione fino a 2.500 euro per chi non avvisa le autorità di avere colto un minore di anni 10 o un’altra persona incapace di intendere e di volere in uno stato di difficoltà, di abbandono o di smarrimento.
- Dai 250 a 1000 euro di sanzione amministrativa per chi non rispetta l’obbligo di fermarsi in caso di incidente con danno alle cose. A ciò si aggiunge il ritiro della patente da 15 giorni a 2 mesi se dall’incidente ne deriva un danno molto grave ai veicoli coinvolti.
- La reclusione da 3 mesi a 3 anni con ritiro della patente da 1 a 3 anni per chi non si ferma in caso di incidente con danno alle persone.
- Reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sospensione della patente da 1 anno e 6 mesi a 5 anni per chi non assiste una persona ferita.
Denuncia per omissione di soccorso: conseguenze e rischi legali
Presentare una denuncia per omissione di soccorso porta all’avvio di un procedimento penale automatico nei confronti dell’accusato, in quanto si tratta di un reato perseguibile d’ufficio.
Nel corso del processo penale, che si svolgerà davanti al Tribunale penale con un giudice unico, le conseguenze che il denunciato per omissione di soccorso potrebbe affrontare in caso di condanna variano in base alle conseguenze derivanti dall’atto criminoso commesso.
Nel caso più semplice, la sanzione per una denuncia di omissione di soccorso sarà una pena detentiva fino a un anno o una multa fino a 2.500 euro.
Tuttavia, se il reato ha provocato un danno fisico alla vittima, la pena sarà aumentata. Nel caso in cui la vittima muoia a causa dell’omissione di soccorso, la pena prevista nell’ipotesi di base sarà raddoppiata.
Inoltre, se la vittima del reato si costituisce parte civile nel procedimento penale e solo se l’accusato viene riconosciuto colpevole, ci sarà il rischio aggiuntivo di essere condannati a risarcire i danni causati all’offeso a causa del comportamento illecito.
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