Cos’è la dichiarazione di successione?
La dichiarazione di successione costituisce un importante adempimento, principalmente di natura fiscale, il cui obiettivo principale è quello di notificare all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti che subentrano nell’eredità di una persona deceduta o che in qualsiasi modo ricevono, anche a titolo particolare (ad esempio, tramite legato), i beni che facevano parte del patrimonio del defunto. Questo procedimento permette all’Agenzia delle Entrate di calcolare eventuali imposte di successione dovute.
All’interno della dichiarazione, vengono fornite informazioni dettagliate relative ai beni ereditati, quali immobili, conti bancari, investimenti, veicoli e altre attività di valore. Inoltre, vengono indicati gli eredi e i beneficiari, accompagnati dalle rispettive quote di eredità. Questi dati sono fondamentali per il calcolo delle imposte ereditarie e per garantire la conformità alle leggi fiscali pertinenti da parte delle parti coinvolte.
La dichiarazione assume, quindi, un ruolo centrale nel processo di gestione delle eredità, fornendo all’Agenzia delle Entrate gli strumenti necessari per supervisionare e regolare gli aspetti fiscali legati alle successioni. Si tratta di un documento di importanza cruciale per garantire la trasparenza e l’equità nel trattamento fiscale delle eredità e nella distribuzione dei beni ereditati tra i loro legittimi beneficiari. Essa deve essere presentata entro un periodo di 12 mesi dalla data di apertura della successione, che, in conformità con l’articolo 456 del Codice Civile, coincide con il giorno del decesso del defunto titolare dell’eredità.
La presentazione di questa documentazione rappresenta quindi un requisito fondamentale per poter intraprendere qualsiasi azione relativa ai beni inclusi nell’eredità. Per esempio, non è possibile vendere una proprietà ereditata senza aver prima presentato il documento.
Chi deve presentare la dichiarazione di successione?
Secondo le attuali disposizioni di legge, i soggetti tenuti a presentare la dichiarazione di successione sono i seguenti:
- gli eredi;
- coloro che sono stati chiamati all’eredità;
- i legatari, ovvero le persone designate nel testamento a ricevere specifici beni o somme di denaro;
- i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari, nel caso in cui questi ultimi siano incapaci o minori;
- nel caso di dichiarazione di assenza o morte presunta, coloro che sono entrati in possesso dei beni dell’eredità;
- gli amministratori dell’eredità, se designati;
- il curatore dell’eredità giacente, nel caso in cui non vi siano eredi o nessuno sia in grado di amministrare l’eredità.
- gli esecutori testamentari, ovvero coloro incaricati dal testatore di eseguire le volontà testamentarie.
- I trustee, se presenti nell’eredità.
È importante notare che quando ci sono più soggetti obbligati, è sufficiente che la dichiarazione venga presentata da uno qualsiasi di essi. Pertanto, è perfettamente valido e legale il documento viene presentato da un solo erede, anche se ci sono altri soggetti coinvolti nell’eredità.
Chi non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione?
La normativa dispone che non è necessario compilare il documento quando si verificano contemporaneamente le seguenti circostanze:
- L’eredità viene trasferita al coniuge del defunto e ai suoi parenti diretti.
- Il valore totale dell’eredità non supera i 100.000 euro.
- L’asse ereditario non include proprietà immobiliari o diritti reali immobiliari.
D’altro canto, non sono tenuti a presentare la dichiarazione coloro che hanno rinunciato all’eredità. Inoltre, i chiamati all’eredità che non hanno ricevuto beni ereditari e che hanno richiesto la nomina di un curatore dell’eredità prima della scadenza del termine per la presentazione, sono anch’essi esenti da questa obbligazione.
Come presentare la dichiarazione di successione?
A partire dal 1° gennaio 2019, è obbligatorio utilizzare esclusivamente i servizi telematici forniti dall’Agenzia delle Entrate.
Esistono due modalità principali per effettuare questa procedura:
- Presentazione personale: utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
- Intermediario abilitato: attraverso un intermediario abilitato, come ad esempio un avvocato con l’autorizzazione necessaria.
Al termine della procedura, l’Agenzia delle Entrate rilascia una ricevuta che conferma la presentazione avvenuta con successo. Inoltre, è possibile richiedere la consegna di copie conformi della dichiarazione presentata. Questa opzione potrebbe essere utile se si desidera sbloccare i fondi del defunto detenuti in conti bancari.
Consulenza e assistenza dell’avvocato per la dichiarazione di successione
La consulenza di un avvocato è fondamentale quando si tratta di affrontare la procedura di deposito di una dichiarazione di successione. Questa operazione richiede una particolare attenzione e precisione poiché, nonostante sia un atto personale, essa implica la registrazione presso i registri immobiliari e la necessità di calcolare e versare le relative imposte. Un errore in questa fase potrebbe comportare conseguenze finanziarie significative.
Uno dei punti più critici riguarda l’opzione di accettare o meno l’eredità. La presentazione della dichiarazione, tuttavia, non comporta direttamente l’accettazione dell’eredità. Un avvocato esperto del settore può anche assistervi nell’effettuare il deposito telematico della documentazione, in modo da evitare automaticamente l’accettazione incondizionata dell’eredità.
Un aspetto cruciale in questo contesto è rappresentato dalle volture catastali, che la giurisprudenza ha stabilito comportare implicitamente l’accettazione dell’eredità. Pertanto, un professionista legale può aiutarvi a navigare attraverso questi intricati dettagli, garantendo che la procedura si svolga nel modo più vantaggioso possibile per voi e la vostra situazione ereditaria.
La consulenza di un avvocato è fondamentale quando si tratta di affrontare la procedura di deposito di una dichiarazione di successione. Questa operazione richiede una particolare attenzione e precisione poiché, nonostante sia un atto personale, essa implica la registrazione presso i registri immobiliari e la necessità di calcolare e versare le relative imposte. Un errore in questa fase potrebbe comportare conseguenze finanziarie significative.
Uno dei punti più critici riguarda l’opzione di accettare o meno l’eredità. La presentazione della dichiarazione, tuttavia, non comporta direttamente l’accettazione dell’eredità. Un avvocato esperto del settore può anche assistervi nell’effettuare il deposito telematico della documentazione, in modo da evitare automaticamente l’accettazione incondizionata dell’eredità.
Un aspetto cruciale in questo contesto è rappresentato dalle volture catastali, che la giurisprudenza ha stabilito comportare implicitamente l’accettazione dell’eredità. Pertanto, un professionista legale può aiutarvi a navigare attraverso questi intricati dettagli, garantendo che la procedura si svolga nel modo più vantaggioso possibile per voi e la vostra situazione ereditaria.
Quali documenti servono per la dichiarazione di successione?
Per poter procedere con la compilazione e l’invio corretto della documentazione telematica, è necessario raccogliere una serie di documenti fondamentali. Di seguito vengono elencati i documenti più comuni richiesti per tale procedura:
- Certificato di morte del deceduto: questo documento attesta ufficialmente il decesso della persona di cui si sta trattando la successione.
- Copia dei documenti di identità e codici fiscali (tessera sanitaria): è necessario avere a disposizione copie dei documenti di identità, come la carta d’identità o il passaporto, e i codici fiscali del defunto e degli eredi coinvolti nella successione.
- Stato di famiglia al momento del decesso: questo documento fornisce informazioni sul nucleo familiare al momento del decesso e può essere ottenuto presso l’anagrafe comunale.
- Estratto dell’atto di matrimonio del deceduto: nel caso in cui il defunto fosse sposato, è richiesto un estratto dell’atto di matrimonio per confermare lo stato civile.
- Dichiarazione sostitutiva di atto notorio indicante gli eredi: questa dichiarazione è necessaria per indicare chi sono gli eredi legittimi e deve essere redatta presso un notaio o un ufficio competente.
- Copia autentica del verbale di pubblicazione del testamento: nel caso in cui la successione sia basata su un testamento, è necessaria una copia autentica del verbale di pubblicazione del testamento.
- Visure catastali degli immobili caduti in successione e copie degli atti di provenienza: per gli immobili oggetto di successione, è richiesta la visura catastale e le copie degli atti di provenienza per stabilire la proprietà.
- Attestazione della banca indicante i crediti, titoli, ecc. del deceduto: è importante ottenere un certificato bancario che elenchi i crediti, i titoli e altre attività finanziarie appartenenti al defunto.
- Fatture attestanti le spese funerarie e mediche: si devono conservare le fatture che documentano le spese funerarie e mediche sostenute in relazione al defunto.