Codice Crisi di Impresa e dell’Insolvenza: Novità 2023

La natura dinamica del nostro sistema economico richiede una constante revisione delle norme che regolano le procedure della crisi d’impresa. Il 2023 ha introdotto alcuni aggiornamenti significativi in questo senso, inclusi la composizione negoziata della crisi, la nuova legislazione sull’articolo 38 e l’articolo 268, e l’adozione del decreto-legge 24/02/2023, n. 13. In questo articolo, analizzeremo queste novità e cercheremo di capire come esse stanno cambiando il panorama del diritto delle crisi d’impresa.
La riforma del Codice della Crisi ha introdotto un sistema più flessibile e proattivo che consente alle imprese di affrontare le crisi in maniera più efficace. Questo si traduce in un maggiore grado di protezione per i creditori e in una migliore possibilità di recupero per le imprese in crisi.
Tuttavia, per garantire l’efficacia di queste novità, è fondamentale che le imprese siano adeguatamente informate e preparate. In questo senso, l’obbligo di attivare un sistema di allerta e di informare tempestivamente i creditori rappresenta un passo importante verso una gestione più responsabile e trasparente delle crisi d’impresa.

Composizione negoziata della crisi

La composizione negoziata della crisi rappresenta un elemento innovativo nel panorama della gestione delle crisi d’impresa. Essa mira a ridurre l’impatto della crisi offrendo alle imprese uno strumento di risoluzione del conflitto più flessibile e meno dispendioso. Attraverso un processo negoziale tra l’impresa in crisi e i suoi creditori, la composizione negoziata consente di definire un piano di risanamento personalizzato che garantisca il pagamento dei debiti e la sostenibilità dell’impresa.

Decreto-Legge 24/02/2023, N. 13

Il decreto-legge 24/02/2023, n. 13 ha introdotto diverse modifiche significative al sistema di gestione della crisi d’impresa. Tra le varie disposizioni, vi è la riforma del sistema di allerta e del procedimento di composizione della crisi. In particolare, l’obbligo di attivare un sistema di allerta per le imprese che mostrano segnali di crisi finanziaria è stato reso più rigoroso. Allo stesso tempo, il procedimento di composizione della crisi è stato reso più efficiente e meno burocratico, permettendo alle imprese di risolvere la crisi in tempi più brevi.

Art. 38 Codice della Crisi d’Impresa

Una delle novità più rilevanti del 2023 riguarda l’Art. 38 sulle crisi d’impresa. Questa norma è stata rivista per offrire un quadro più completo ed efficace della gestione della crisi. Tra le varie modifiche, spicca l’introduzione di un obbligo per l’impresa in crisi di informare i suoi creditori e l’autorità di controllo in tempi brevi. Questa disposizione mira a prevenire che la crisi si aggravi a causa della mancanza di informazioni accurate e tempestive.

Nuova liquidazione controllata ai sensi dell’articolo 268

Infine, l’articolo 268 del Codice della Crisi ha introdotto la nuova liquidazione controllata. Questa procedura consente all’impresa in crisi di liquidare i suoi beni sotto la supervisione di un liquidatore, nominato dal tribunale generalmente su indicazione dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e con l’approvazione del tribunale. Questa innovazione mira a garantire che il processo di liquidazione sia condotto in modo trasparente ed equo, salvaguardando gli interessi dei creditori e dell’impresa in crisi. La nuova liquidazione controllata si distingue dalla liquidazione ordinaria per il coinvolgimento attivo del tribunale e per l’obbligo di adottare una serie di misure volte a preservare il valore dei beni dell’impresa. Questo approccio consente di ottenere un risultato più equo e di preservare, per quanto possibile, la continuità dell’attività imprenditoriale.

In conclusione, le novità del 2023 nel Codice della Crisi offrono una serie di strumenti e procedure che mirano a rendere la gestione delle crisi d’impresa più efficiente e giusta. Tuttavia, la loro efficacia dipenderà in gran parte dalla capacità delle imprese e dei loro consulenti di utilizzarli in modo appropriato e tempestivo. La sfida per il futuro sarà quindi quella di garantire che queste novità siano adeguatamente comprese e implementate nel contesto aziendale.